
















Siamo nel Lazio esattamente nella zone dei castelli nel comune di Velletri dove Matteo Ceracchi conduce la cantina Piana dei Castelli. I vigneti si trovano ai piedi dei crateri vulcanici che oggi sono conosciuti come laghi Albano e Nemi, dall’altro lato abbiamo la catena montuosa di Monti Lepini ricca di calcare. Dopo una formazione in trentino, Matteo torna qui per costruire la sua cantina e per condurre i propri vigneti, tutti rigorosamente coltivati a regime biologico e biodinamico, senza ausilio di chimica. Rispetto del territorio e della natura con i suoi ritmi e i suoi cicli dove l’intervento dell’uomo serve solo ad assecondare ed esaltare le caratteristiche.
A sud della capitale, nella zona dei Castelli Romani, su terreni di proprietà della famiglia Ceracchi fin dai primi dell’800, sorge la cantina “Piana dei Castelli”. Il punto di svolta arriva quando Matteo Ceracchi, appartenente all’ultima generazione di vigneron della famiglia, decide di intraprendere una strada parallela a quella percorsa da decenni dalla famiglia. Terminati gli studi universitari in enologia, svolti a San Michele Appiano, ritorna sui terreni coltivati dai suoi avi, ne rileva una parte e ne aggiunge una ulteriore, dove inizia a sperimentare autonomamente. Nasce così Piana dei Castelli, situata a circa 400 metri di altezza sopra al livello del mare e composta da un totale di 11 ettari di terreni divisi su ben undici comuni che si collocano tra il Lago Albani e il Lago di Nemi.
Su questi terreni così diversi, con zone microclimatiche ed esposizioni diverse che offrono condizioni ideali per produrre vini di terroir di spiccata individualità, Matteo esprime la sua filosofia: cercare di comprendere e rispettare quanti più elementi possibili nelle nostre attività quotidiane: ritmi, i cicli e le forze della natura, l’uomo e la sua cultura, la tecnologia, l’universo, il passato e i futuro, la tradizione e la modernità.
Con questo spirito viene praticata una viticoltura biologico-biodinamica, vinificando le uve con tecniche delicatissime, spontanee, senza lieviti selezionati o con minime percentuali di solferosa, così da produrre dei vini in grado di esprimere ed esaltare le peculiarità naturali dei tanti vigneti coltivati, tra cui Grechetto, Cesanese, Malvasia, Sangiovese, Trebbiano Giallo, Sauvignon Blanc, Riesling, Merlot e Montepulciano.
Scopri la nostra selezione di vini di Piana dei Castelli, li abbiamo scelti con cura e non vediamo l’ora di farteli assaggiare…