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Tenute Agricole Santojanni

Tenute Agricole Santojanni è una storia di famiglia, un modo per ritrovarsi tra fratelli in un luogo lontano e vicino. É il desiderio, è la perseveranza e il coraggio di Antonio che ha preso quel sogno e lo ha messo in viaggio verso i saperi di questa terra.

Tenute Agricole Santojanni è una realtà che si costruisce giorno dopo giorno, un’azienda costituita da una molteplicità di caratteri che credono profondamente in essa.

Tenute Agricole Santojanni è la storia centenaria che incontra la luminosità del nuovo.

LA STORIA
La nascita dell’azienda agricola della famiglia Santojanni risale al 1894 e viene gestita da nonna Gaetana Natale e nonno Antonio Santojanni.
A partire dagli anni Sessanta che la figlia Rosangela Santojanni, ne prende le redini.
Antonio, terza generazione della famiglia Santojanni, oggi ha preso le fila di questa storia.
Nel 2016 ritorna in Basilicata e, con il supporto della sua famiglia, dà continuità al potenziale qualitativo di queste terre con l’intento di fare dell’azienda un luogo di eccellenza.
L’azienda oggi è legata a doppio filo al rispetto della naturalità di questo territorio occupandosi prevalentemente della cura dei vitigni autoctoni di proprietà, Aglianico del Vulture e Malvasia di Basilicata e degli ampi campi coltivati a grano duro, orzo, avena.

I VITIGNI
AGLIANICO DEL VULTURE
L’Aglianico è un antico vitigno rosso, probabilmente originario della Grecia e introdotto in Italia intorno al VII-VI secolo a.C. Una delle tante testimonianze della sua lunga storia è il ritrovamento dei resti di un torchio romano nella zona di Rionero in Vulture, provincia di Potenza.
E’ il vitigno autoctono lucano per eccellenza, è registrato ufficialmente nel Catalogo nazionale varietà di vite dal 1971.
La culla dell’Aglianico del Vulture è la zona del Vulture: il Monte Vulture (1326 m.s.l.m) è un antico vulcano inattivo e sulle sue pendici l’Aglianico ha trovato una condizione pedoclimatica perfetta.

MALVASIA DI BASILICATA
Il Malvasia Bianca di Basilicata è un vitigno che, come le altre Malvasie a bacca bianca, appartiene a quella famiglia di vitigni il cui nome “Malvasia” deriva da una variazione contratta di Monemvasia, roccaforte bizantina abbarbicata sulle rocce di un promontorio posto a sud del Peloponneso, dove si producevano vini dolci che furono poi esportati in tutta Europa dai Veneziani con il nome di Monemvasia.
La Malvasia Bianca di Basilicata è infatti un vitigno aromatico, ossia in grado di dare al vino il medesimo aroma presente nelle sue uve mature